25 marzo 2014

Federico il Grande

Quando i miei studenti mi dicono che non riescono a studiare per i troppi impegni che hanno, io sorrido pensando a Federico II di Hohenzollern, detto Federico il Grande
Se non era impegnato a fare la guerra a qualche nazione più potente della sua, Federico si faceva svegliare alle quattro tramite un domestico che gli doveva mettere un asciugamano bagnato sul viso. Appena in piedi, sbrigava la posta mentre faceva colazione. Poi si dedicava all'organizzazione del suo esercito che finiva con l'ispezione alle truppe in tarda mattinata (guai se trovava un solo bottone fuori posto). Prima di pranzo riceveva i sudditi che avevano qualche presentato qualche richiesta.
Durante il pranzo riceveva altra gente e dopo esaminava il menu giudicando i piatti e i cuochi che l'avevano preparato (una MasterChef ante litteram). Dopo una passeggiata, incontrava i segretari per espletare tutte le pratiche avviate la mattina. 
Finalmente solo, si dedicava alla lettura, alla composizione di versi o di musiche e, naturalmente, a suonare il flauto. 
Alle sei del pomeriggio tutta la corte doveva assistere al concerto dove, normalmente, si esibiva al flauto e dove venivano suonate le sue composizioni. Cena leggera alle dieci e poi andava a dormire.
Lo storico e musicista inglese Charles Burney ci ha lasciato una testimonianza dello stile esecutivo di Federico: "La sua imboccatura era chiara e regolare, le sue dita brillanti e il suo gusto schietto e naturale; provai grande piacere, e finanche stupore per il modo spigliato con cui suonava gli allegri e anche per l'intensità espressiva da lui raggiunta negli adagi".

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