18 maggio 2012

Buddy Holly

Buddy Holly, di origini texane, inizia a cantare e suonare musica country western verso la metà degli anni '50. La sua immagine era decisamente all'opposto di quella del roker ribelle che in quegli anni si stava rapidamente affermando. Con la sua faccia da bravo ragazzo sempre sorridente e i grossi occhiali inforcati sul naso, appariva come un timido adolescente. Da solo o con The Crickets, il suo complesso, suonava una musica che fatta di blues, country, rockabilly e folk messicano, il tutto accompagnato da singhiozzi e scioglilingua che ricordavano il linguaggio degli adulti usato con i bambini. Il suo aspetto, la sua musica e i suoi testi fatti con semplicità hanno ispirato molti musicisti rock e pop, sopratutto inglesi come Paul McCartney  e Elvis Costello.
Nel 1956 firma quello che sarà un suo grande successo That'll Be the Day, ma la sua casa discografica si rifiuta di pubblicarlo perché diverso dalla più tradizionale musica country. L'anno successivo, grazie al produttore Norman Petty, con i Crickets registra una nuova versione del brano che arriverà al primo posto delle classifiche.
The Crickets si differenziano dalle altre formazioni del rock'n'roll dove rimane in evidenza solo il frontman. Anche questo atteggiamento influenzerà molto i complessi inglesi del Mersey Beat dove tutti i componenti hanno lo stessa importanza.  Il produttore, però, volle che Buddy Holly incidesse anche dischi con il suo solo nome. Con Peggy Sue inizia così la duplice carriera di Holly sia come solista che come cantante e chitarrista dei Crickets.
Nel febbraio del 1959 Holly partecipa al "Winter Dance Party  Tour" che si svolge nelle province americane del centro nord. Insieme a lui ci sono altri giovani artisti emergenti tra i quali Ritchie Valens che passerà alla storia per la sua versione de La Bamba, un brano tradizionale del Messico orientale. Questi tour, organizzati da impresari con pochi scrupoli, erano massacranti e prevedevano due o tre concerti al giorno con lunghi spostamenti. 
Per evitare di passare molto tempo in vetusti bus con temperature sotto lo zero, i due decidono di noleggiare un aereo da turismo. Insieme a loro sale sul velilovo anche il cantante e disc jockey Big Bopper, ma i tre non arriveranno mai a Moorhead, in Minnesota, dove era previsto lo spettacolo successivo.
Il 3 febbraio 1959 il piccolo aereo si schianta in un campo vicino a Clear Lake, nell'Iowa e quel giorno sarà ricordato come "The Day the Music Died" ("il giorno in cui è morta la musica").

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