Joueurs de Flûte op. 27 è una composizione di Albert Roussel scritta nel 1924.
Si tratta di una suite per flauto e pianoforte formata da quattro brani che si ispirano ai "suonatori di flauto" come indicato dal titolo. Ogni brano descrive un flautista appartenente alla mitologia e preso dalla letteratura ed è dedicato a un famoso flautista "reale", scelto tra gli esponenti dell’età d’oro francese del primo novecento.
Monsieur de la Péjaudie (dedicato a Philippe Gaubert, grande didattta
allievo di Taffanel e maestro di Moyse) è un flautista donnaiolo nel romanzo La Pécheresse di Henri de Réigneer.
Si tratta di una suite per flauto e pianoforte formata da quattro brani che si ispirano ai "suonatori di flauto" come indicato dal titolo. Ogni brano descrive un flautista appartenente alla mitologia e preso dalla letteratura ed è dedicato a un famoso flautista "reale", scelto tra gli esponenti dell’età d’oro francese del primo novecento.
Pan (dedicato a Marcel Moyse, celebre
didatta) è il dio greco dei pastori e della vita campestre. Munito di corna e gambe di caprone, si innamorò della ninfa Syrinx che per sfuggirgli si fa tramutare in un fascio di canne palustri. Pan rigenera la ninfa nelle forme di un flauto fatto con l'unione di alcune canne.
Tityre (dedicato a Gaston Blanquart, primo
flauto dell’Opéra di Parigi) è il pastore della prima Egloga di Virgilio “Titiro
e Melibeo” (Titiro, tu, che stai sdraiato
sotto il riparo - di un ampio faggio, componi una canzone silvestre - col
modesto flauto…).
Krishna (dedicato a louis Fleury, primo
interprete di Syrinx di Debussy) il dio indiano suonatore di flauto e pastore
delle mucche. Con il suono del suo flauto Krishna incantava tutti gli esseri che l'udivano, in particolare le gopi, le donne mandriane di mucche.