17 novembre 2010

Un anno in conservatorio

Ho ascoltato quasi tutti gli allievi tranne Valerio che ha una mano fasciata e Cristina che era influenzata. Ovviamente devo prendere ancora le misure a quelli che non conosco per poter fare lezione con profitto. Da questo punto di vista i più avvantaggiati sono Virginia e Davide che mi hanno seguito da quel di Frosinone. Con loro sono potuto ripartire dal lavoro interrotto questa estate. In classe ci sono anche Irene e Chiara che dovrebbero essere le ultime entrate con il vecchio ordinamento. Da quest'anno la legge 508/99 diventa realtà trasformando i conservatori e gli IMP in Università della musica! Peccato che i licei musicali (che dovrebbero preparare musicalmente gli studenti, in gran parte usciti dalle scuole medie a indirizzo musicale, fino alla maturità) siano degli oggetti misteriosi e in numero decisamente insufficente. Peccato anche che i docenti di conservatorio siano diventati professori universitari come tipologia di lavoro, ma non giuridicamente ed economicamente. Peccato... che questa riforma non sia stata varata prima di aprire conservatori a raffica senza una precisa politica musicale, in contemporanea con la chiusura di prestigiose orchestre della RAI. Dal prossimo anno, in teoria, dovremmo fare lezione solo agli studenti di triennio e di biennio. Peccato che nella mia classe non ce ne sia neanche uno!

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