12 novembre 2010

Un anno in conservatorio

Si comincia! Martedì 9 la prima lezione.
Prima partecipo al collegio dei docenti che si apre con il saluto ai colleghi che vanno in pensione e a quelli che, come me, subentrano. Mi colpisce l'alto numero dei pensionati rispetto a quello dei miei precedenti conservatori. D'altronde Roma è per molti una sede di arrivo e fine carriera. Io mi trasferisco a 54 anni e con molta probabilità finirò quì la mia attività in conservatorio.
Devo annotare su questo diario che sono rimasto perplesso nel non vedermi confermati gli stessi giorni dell'insegnante precedente. La motivazione mi evoca ricordi di caserma quando c'era la distinzione tra i "nonni" e le giovani "spine". Mi è stato detto che i professori trasferiti, essendo gli ultimi arrivati, devono sistemarsi nei giorni e nelle aule lasciate liberi dagli "anziani" (le esigenze degli allievi non sono state prese minimamente in considerazione). Per questo motivo il martedì pomeriggio mi è stata assegnata l'aula ex-archivio, alla quale si accede da una scala interna dal terzo piano. Si tratta di un'aula sotto il tetto considerata scomoda sia per le quattro rampe di scale, che per il clima freddo d'inverno e caldo d'estate. Ma quest'aula ha per me un grande valore affettivo essendo l'aula dove facevo lezione di musica elettronica con Franco Evangelisti. Franco è stato un'insegnante e un uomo al quale ero molto affezzionato e che ha fortemente influenzato la mia vita musicale e privata. Lui è sempre con me, anche dopo la sua morte avvenuta iol 28 gennaio del 1980. L'ultima volta che l'ho visto e che ho ascoltato la sua voce è stato proprio in quest'aula dove si fa lezione guardando il cielo di Roma.

Nessun commento: