Dopo i nativi americani, i primi ad insediarsi nella zona est degli U.S.A. furono coloni e pionieri emigrati dall’Europa, provenienti prevalentemente dalle Isole Britanniche. Parte dei coloni inglesi e scoto-irlandesi che giunsero in America nei secoli XVII e XVIII si stabilirono nella allora deserta e isolata regione dei Southern Appalachians, dove diedero vita a piccole comunità rurali che rimasero sostanzialmente isolate ed indipendenti rispetto ai grandi centri industriali ed urbani almeno sino al XIX secolo inoltrato. Questi coloni erano portatori di una cultura popolare che conservarono e svilupparono nell’ambito delle loro comunità. Ballate, canzoni e musica da ballo (jigs, reels, hornpipes, etc.) costituirono il loro bagaglio musicale che conservarono senza subire grosse modifiche, molto più che nei paesi d’origine. Le musiche e le danze popolari trapiantate dai vari paesi di origine dei pionieri forono rielaborate sulla base delle reciproche influenze ed hanno rivestito una grande importanza per le popolazioni immigrate nella zona dei monti Appalachi. La musica era una delle fondamentali risorse espressive e ricreative condivise e disponibili a tutti i componenti della comunità. Ogni individuo era in grado di suonare almeno uno strumento e i vecchi canti costituivano un patrimonio comune. L’espressione musicale non era concepita dunque come un’attività riservata a professionisti specializzati, quanto come una attività creativa e ri-creativa sia livello comunitario che individuale.
Successivamente la musica tradizionale di quest’area fu chiamata hillbilly, termine usato in passato in senso dispregiativo per indicare gli abitanti della zona, che deriva da hill (collina) e billy-goat (una specie di capra della regione).
La struttura melodica di questa musica è prevalentemente modale, mentre tra gli strumenti ebbe un ruolo fondamentale il fiddle.
La struttura melodica di questa musica è prevalentemente modale, mentre tra gli strumenti ebbe un ruolo fondamentale il fiddle.
Dopo la guerra civile divenne popolare anche il banjo. Si forma così il duo fiddle-banjo che salda le tradizioni musicali anglo-americane con quelle afro-americane.
Successivamente fu introdotta la chitarra. Prendono così forma le prime string bands, gruppi musicali costituiti da soli strumenti a corde. Ai tre strumenti principali si aggiunsero il mandolino, l'autoharp, l’ukulele e il dulcimer.
A seguito delle registrazioni effettuate dalla fine dell'800, dapprima da ricercatori etnico-musicali poi dai primi talent-scout delle case discografiche, questa musica si diffuse nel resto degli Stati Uniti grazie alle radio prendendo il nome di Old Time Music. Nei primi decenni del '900, l’Old Time Music inizio una evoluzione che diede vita a nuovi generi musicali come il Bluegrass negli anni '30, la canzone sindacale negli anni '30 e '40, la Country Music a partire dagli anni '50, fino ad arrivare al Folk Revival, che negli anni '60 mise in luce un giovane autore che da lì inizio la strada che rivoluzionò la musica moderna: Bob Dylan.
Per ulteriori informazioni:
Nessun commento:
Posta un commento