27 febbraio 2014

Deviants

Nel 1966 Mick Farren, un giovane militante delle White Panther britanniche nonché giornalista alternativo e organizzatore di eventi della contro-cultura, formò i Social Deviants che in seguito si chiamarono semplicemente Deviants.
I Deviants erano il corrispettivo inglese dei Fugs di Ed Sanders e Tuli Kupferberg ai quali Mick Farren si è ispirato e furono uno dei pochi complessi politicizzati del rock inglese del periodo.
Nel 1967 produssero il loro primo disco Ptooff! che poteva essere comprato attraverso la stampa alternativa, dato che le case discografiche lo ritenevano assolutamente non commerciabile. L'album è formato da gag musicali piene di rabbia e sarcasmo come I'm Coming Home, Garbage, Nothing Man, nonché la delirante Deviation Street vera e propria suite underground.
La casa discografica Island decide di metterli sotto contratto tramite la Stable Records, un'etichetta creata apposta per la musica alternativa, e produce il loro secondo album Disposable formato da brani non meno irriverenti e originali del primo disco come Let's Loot The Supermarket, un brano alla Fugs, e il demenziale Normality Jam.
Nel 1969 esce The Deviants 3, il loro ultimo album che alterna brani acid-rock come Metamorphosis Exploration a parodie come Billy The Monster.
Dopo lo scioglimento del gruppo alcuni componenti (Paul Rudolph, Russ Hunter e Duncan Sanderson) si uniranno al batterista John "Twink" Alder per dare vita ai Pink Fairies, altra storica band dell'underground inglese.

12 febbraio 2014

David Peel

Il Lower East Side (quartiere di Manhattan) negli anni '60 era frequentato da freaks, drogati, allucinati e dissidenti politici. Tra queste vie trovarono terreno fertile le ramificazioni della scena underground e dell'avanguardia pop di Andy Warhol.
David Peel è un figlio di queste strade, un vero freak urbano sempre pronto a lanciare proclami musicali polemici e irriverenti. Accompagnato dai suoi amici barboni, nel 1968 registra dal vivo per le strade di New York il suo album Have A Marijuana che contiene inni da strada come I Like MarijuanaHere Comes A CopI've Got Some GrassShow Me The Way To Get Stoned.
Nel 1972 John Lennon e Yoko producono il suo Pope Smoke Dopes che è ancora più audace e irriverente del primo, ma più che nei suoi (pochi) dischi la musica di Peel aveva il suo sbocco naturale negli happening pubblici effettuati nelle strade della "Grande Mela".
Nella musica di Peel si possono ritrovare echi del folk degli Appalacchi, della musica africana, del blues e altre esperienze del melting pot musicale americano, nonché lo si può considerare uno degli "antenati" del punk-rock del 1977.

6 febbraio 2014

Pretty Things

Tra i numerosi gruppi inglesi sorti ai primi anni '60 i Pretty Things sono tra quelli meno fortunati e poco conosciuti. La loro stella è stata probabilmente oscurata dalla fama dei Rolling Stones dei quali vengono considerati una sorta di band gemella.
Le origini dei due gruppi sono comuni in quanto Dick Taylor, futuro chitarrista della band, inizia giovanissimo con i suoi compagni di scuola Mick Jagger e Keith Richards. I tre, insieme ad altri giovani amici, formano i The Little Blue Boy and The Blue Boys suonando cover di Chuck Berry. Nel 1962 al Gruppo si unisce Brian Jones e Dick Taylor viene prima spostato al basso, poi sostituito. Jones cambia anche il nome del gruppo in The Rolling Stones (in omaggio a una canzone di Muddy Waters). Alcuni mesi più tardi Dick Taylor forma i The Pretty Things con Phil May, un altro compagno di scuola.
Taylor alla chitarra e May voce principale e armonica, reclutano Brian Pendleton come secondo chitarrista, John Stax al basso e Pete Kitley alla batteria. Questa formazione subirà diversi cambiamenti nel corso degli anni. Il nome della band viene preso da una canzone di Bo Diddley, scritta da Willie Dixon.
La prima produzione del gruppo e basata sul rhythm and blues e rock'n'roll: Rosalyn, Don't Bring Me Down e Big City sono tutti brani del 1964 che riscuotono un discreto successo. Le esibizioni della band sono caratterizzate dalle pose provocatorie di Phil May che possono essere accomunate a quelle di Mick Jagger e di Jim Morrison.
La svolta arriva con l'ingaggio del produttore Norman Smith (lo stesso dei primi Pink Floyd) e del batterista John Twink Alder. Siamo nel 1968 e i Pretty Things pubblicano S.F. Sorrow, il loro quarto album, nonché il più ambizioso e conosciuto. Si tratta di un concept basato su una storia ideata da May e che viene da molti considerato la prima rock-opera, dato che esce poco prima di Tommy degli Who. L'opera racconta la storia drammatica di Sebastian F Sorrow, personaggio di fantasia che vive a cavallo del XX secolo. Il protagonista è un giovane che nasce in un piccolo paese senza nome. Sorrow conosce l'amore di una ragazza, ma deve andare in guerra a combattere. La fidanzata muore tragicamente durante un viaggio su una mongolfiera e Sorrow cade in depressione. Vagando per le strade incontra un misterioso personaggio che si rivela un pusher. Alla fine Sorrow muore in solitudine, accompagnato dai suoi ricordi.