24 giugno 2010

Strange Fruit

Strange Fruit è una canzone di denuncia contro i linciaggi dei neri nel sud degli Stati Uniti scritta da Abel Meeropol, un insegnante ebreo di New York membro del Partito Comunista Americano, nel 1939. Lo “strano frutto” di cui si parla nella canzone è il corpo di un nero che penzola da un albero. Meeropol scrisse la poesia Strange Fruit ispirandosi a una fotografia del linciaggio di Thomas Shipp ed Abraham Smith, due afroamericani delle piantagioni del Sud, avvenuto il 7 agosto 1930 a Marion (Indiana). In seguito la poesia divenne il testo della canzone portata al successo da Billie Holiday.
Dopo la fine dello schiavismo il razzismo era ancora molto diffuso. Fra il 1889 e il 1940, nel sud degli Usa, molti afroamericani vennero linciati. Spesso non era neppure necessario un crimine come movente del delitto. Strange Fruit divenne una canzone simbolo della lotta politica per i diritti civili e per l’uguaglianza condotta dai neri. Fu a lungo ostracizzata dalla radio statunitense, e la BBC si rifiutò all’inizio di trasmetterla. Ai tempi dell’apartheid fu vietata in tutte le stazioni radio del Sudafrica.

Southern trees bear a strange fruit,
Blood on the leaves and blood at the root,
Black bodies swinging in the southern breeze,
Strange fruit hanging from the poplar trees.

Pastoral scene of the gallant south,
The bulging eyes and the twisted mouth,
Scent of magnolia, sweet and fresh,
Then the sudden smell of burning flesh.

Here is fruit for the crows to pluck,
For the rain to gather, for the wind to suck,
For the sun to rot, for the trees to drop,Here is a strange and bitter crop


Gli alberi del sud hanno uno strano frutto,
Sangue sulle foglie e sangue alle radici,
Corpi neri oscillano nella brezza del sud,
Uno strano frutto appeso ai pioppi.

Scena pastorale del prode sud,
Gli occhi sporgenti e le bocche contorte,
Profumo di magnolia, dolce e fresco,
Poi l’improvviso odore di carne che brucia.

Ecco il frutto che i corvi beccano,
Che la pioggia coglie, che il vento succhia,
Che il sole fa marcire, che gli alberi fanno cadere,
Ecco un raccolto strano e amaro.

per maggiori informazioni vedi: http://www.antiwarsongs.org/canzone.php?id=3080

Nessun commento: