14 novembre 2009

Yes

Gli Yes sono stati tra i primi gruppi progressive-rock. Si formarono nel 1968 quando il bassista Chris Squire invita Jon Anderson ad entrare come cantante in un gruppo di cui faceva parte anche il chitarrista Peter Banks. Insieme ad Anderson arrivano il tastierista Tony Kaye e il batterista Bill Bruford. Con questa formazione gli Yes incidono i primi due dischi. Agli inizi degli anni '70 Banks lascia il gruppo e viene sostituito da Steve Howe, un giovane chitarrista prodigio già corteggiato da gruppi come i Jethro Tull e i Nice. Con questa formazione esce The Yes Album che viene considerato il lavoro dove si definisce lo stile del gruppo. L'anno successivo entra nel gruppo Rick Wakeman, un tastierista di formazione classica capace di suonare al meglio i nuovi strumenti a tastiera che stavano emergendo in quegli anni come il Mellotron, una tastiera elettronica basata sulla riproduzione continua di suoni registrati su nastro. A questo punto gli Yes sono identificati dalla critica e dal pubblico come un supergruppo, cioè un sodalizio di virtuosi dei rispettivi strumenti. Nel 1972 incidono due pietre miliari del rock progressivo: Fragile e Close to the Edge. Poco dopo l'eclettico batterista Bruford abbandona il gruppo per passare ai King Crimson e viene sostituito da Alan White, già batterista della Plastic Ono Band di John Lennon.Seguono periodi contrassegnati da vari abbandoni e ritorni, in particolare di Wakeman, che si concludono con lo scioglimento della band nel 1981. Due anni dopo Squire e White fondano un nuovo gruppo inizialmente chiamato "Cinema" al quale si unirono prima Tony Kaye e poi Jon Anderson. Con quattro membri degli Yes nella formazione, il gruppo nascente riprese il nome di origine per l'album 90125. Seguono altri anni segnati da cambi di formazione e scioglimenti durante i quali i componenti del gruppo si dedicano anche a progetti solisti o alternativi.

All'inizio del 2008 era stato annunciato un grande tour mondiale celebrativo dei quarant'anni della band con Jon Anderson, Steve Howe, Chris Squire, Alan White e Oliver Wakeman, figlio di Rick Wakeman, alle tastiere. A seguito di problemi di salute di Anderson, il progetto è stato prima annullato e poi riconfermato con la sostituzione di Anderson con Benoît David, cantante canadese di una delle più note tribute band degli Yes. Sono andato a sentire il concerto di Roma e devo dire che nonostante le pesantissime assenze di Anderson e Wakeman padre (insostituibili!) il gruppo ha offerto una esibizione di prim'ordine dominata dall'estro di Steve Howe e ben supportata dall'inossidabile Chris Square. Gli Yes hanno dimostrato che la loro musica è sempre valida e che che la grande stagione del rock (e del progressive in particolare) non è stata una meteora appartenente al passato, ma è tutt'ora una musica del nostro tempo... (quando viene suonata bene!).

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