La
sua principale particolarità è che si suona senza toccarlo. È composto da due
antenne poste sopra e a lato di un contenitore nel quale è alloggiata la
circuitazione elettronica Il controllo avviene allontanando e avvicinando le
mani alle antenne. Mediante quella superiore si controlla l’altezza del suono:
avvicinando la mano all’antenna si ottiene il cambiamento di intonazione verso le
note più acute, allontanandola verso quelle basse. Con l’antenna laterale (detta
anche loop antenna o expression loop) si regola l’intensità: Avvicinando la
mano all'antenna si ottiene la progressiva diminuzione dell’intensità fino al
silenzio. Questa tecnica affascinante è tuttavia molto difficile. Per questo
motivo il Theremin è stato spesso usato per realizzare “effetti” sonori, in
particolare nel cinema.
La
più grande virtuosa del Theremin fu Clara Rockmore, una violonista russa
che, causa una ferita al braccio, dovette interrompere l’attività concertistica
dedicandosi al nuovo strumento che Termen stesso gli costruì negli anni trenta.
Clara Rockmore collaborò con Lev Termen stesso per migliorare lo strumento.
Sviluppò una propria tecnica esecutiva basata sul movimento delle dita e della
mano (fingering) che le permetteva
una maggiore precisione e velocità di esecuzione. Agli inizi degli anni '90
Clara Rockmore scrisse The Art of The Theremin che fu revisionato nel 1997 e
rinominato Method for Theremin.
Particolarmente
espressivi sono i modelli valvolari prodotti dalla RCA negli anni trenta, i
quali però, a causa della limitata produzione, sono praticamente introvabili.
Oggigiorno si trovano strumenti sul mercato che fanno uso di circuitazioni
moderne con componenti allo stato solido, cioè transistor ed integrati. Molti
preferiscono realizzare modelli custom autocostruiti.