Francisco Canaro (1888-1964), nasce in Uruguay da poveri immigrati italiani. L'indigenza della sua famiglia non gli consente di poter studiare, ma ottiene i primi rudimenti musicali da un contadino che gli insegna a suonare la chitarra. Si trasferisce a Buenos Aires dove inizia a esibirsi in pubblico. L'incontro con il bandoneonista Vicente Greco, l'ideatore della denominazione Orquesta Típica, fu per lui molto importante. Con Greco effettua diverse tournées di successo e nel 1912 inizia la sua carriera da compositore con i tangos Pinta Brava e Matasanos. Le sue composizioni sono numerosissime, tanto che è ancora in discussione se siano tutte sue. Dal 1918 intraprende una battaglia per il riconoscimento dei diritti d’autore, fino ad allora non riconosciuti, contribuendo alla creazione dell’attuale SADAIC (Sociedad Argentina de Autores y Compositores de Música, corrispondente alla nostra SIAE) fondata nel 1935. Dal 1924 integra un cantante nell’orchestra per intonare l’estribillo (piccolo ritornello centrale di ogni composizione), aggiunge il contrabbasso come sostegno alla base ritmica e raddoppia il violino e il bandoneón trasformando il trio di base nel famoso sestetto tipico che divenne un modello per le orchestre di Tango.
Canaro fu colui che negli anni ’20 contribuì maggiormente al grande successo del tango in Europa, in particolare a Parigi. Portò la sua orchestra tipica in tutto il mondo e fece apprezzare il tango anche alle classi aristocratiche. Tra i tanghi composti da Canaro meritano di essere citati La tabla-da, Madreselva, Sentimiento gaucho e Halcon negro.