27 dicembre 2010
Un anno in conservatorio
17 novembre 2010
Un anno in conservatorio
12 novembre 2010
Un anno in conservatorio
7 novembre 2010
"Passione", un'occasione perduta
In particolare la versione di Peppe Barra della Tammurriata nera ha strappato l'applauso a scena aperta e da sola vale tutto il film, ma anche gli altri interpreti hanno fornito prove spesso di straordinaria intensità e bellezza. Il film si apre con la voce di Mina e si chiude con quella di Pino Daniele. Oltre il già citato Peppe Barra, vediamo esibirsi Spakka-Neapolis 55, Avion Travel, Misia, Pietra Montecorvino, Massimo Ranieri, Lina Sastri, M’Barka Ben Taleb, Angela Luce, Raiz, Fausto Cigliano, Fiorello, Fiorenza Calogero e Enzo Avitabile.1 novembre 2010
Un anno in conservatorio
22 ottobre 2010
Francisco Canaro
Canaro fu colui che negli anni ’20 contribuì maggiormente al grande successo del tango in Europa, in particolare a Parigi. Portò la sua orchestra tipica in tutto il mondo e fece apprezzare il tango anche alle classi aristocratiche. Tra i tanghi composti da Canaro meritano di essere citati La tabla-da, Madreselva, Sentimiento gaucho e Halcon negro.17 settembre 2010
Sconcerto

24 giugno 2010
Strange Fruit
Meeropol scrisse la poesia Strange Fruit ispirandosi a una fotografia del linciaggio di Thomas Shipp ed Abraham Smith, due afroamericani delle piantagioni del Sud, avvenuto il 7 agosto 1930 a Marion (Indiana). In seguito la poesia divenne il testo della canzone portata al successo da Billie Holiday.Southern trees bear a strange fruit,
Blood on the leaves and blood at the root,
Black bodies swinging in the southern breeze,
Strange fruit hanging from the poplar trees.
Pastoral scene of the gallant south,
The bulging eyes and the twisted mouth,
Scent of magnolia, sweet and fresh,
Then the sudden smell of burning flesh.
Here is fruit for the crows to pluck,
For the rain to gather, for the wind to suck,
For the sun to rot, for the trees to drop,Here is a strange and bitter crop
Gli alberi del sud hanno uno strano frutto,
Sangue sulle foglie e sangue alle radici,
Corpi neri oscillano nella brezza del sud,
Uno strano frutto appeso ai pioppi.
Scena pastorale del prode sud,
Gli occhi sporgenti e le bocche contorte,
Profumo di magnolia, dolce e fresco,
Poi l’improvviso odore di carne che brucia.
Ecco il frutto che i corvi beccano,
Che la pioggia coglie, che il vento succhia,
Che il sole fa marcire, che gli alberi fanno cadere,
Ecco un raccolto strano e amaro.
per maggiori informazioni vedi: http://www.antiwarsongs.org/canzone.php?id=3080
26 maggio 2010
25 maggio 2010
Dimitri Tiomkin
Dimitri Tiomkin (1894 – 1979) è stato un musicista, pianista e compositore ucraino naturalizzato statunitensetudiò al Conservatorio di San Pietroburgo con musicisti quali Felix Blumenthal (pianoforte) e Alexander Glazounov. In seguito, per sottrarsi alla Rivoluzione russa, passò a Berlino dove studiò composizione con Ferruccio Busoni.In U.S.A. alterna la carriera concertistica a quella di compositore per il cinema alla quale si dedicherà completamente dopo un incidente ad una mano. È l’autore delle musiche di È arrivata la felicità (1937); La vita è meravigliosa (1946), nonché di molti film western come Mezzogiorno di fuoco (1952).
24 maggio 2010
Alexander Nevskij
Il connubio artistico tra Sergej Sergeevič Prokof’ev (Sonzovka 1891 - Mosca 1953) e Sergej Michajlovič Eisenstein (Riga 1898 - Mosca 1948), fatto di reciproca stima e rispetto, ha prodotto opere di grande valore, realizzate nella pienezza di una comune visione artistica, importante sia per la storia del cinema sia per la storia della musica del Novecento.
Alexander Nevskij è un film del 1938 e si configura come una sorta di film-opera dove le musiche di Prokof’ev si compenetrano nelle immagini.
La sequenza più famosa è quella della battaglia sul ghiaccio dove il principe Alexander Nevskij deve contrastare l'avanzata dei cavalieri teutoni che minacciano il suolo russo.
Kiss me Kate
La bisbetica domata, con l’ovvia nascita di bisticci e ripicche. A questo si aggiunge l'entrata in scena di due gangster che rivendicano un credito del capocomico per gioco d'azzardo. Realtà e finzione teatrale si fonderanno progressivamente fino alla riconciliazione dei due attori.22 maggio 2010
Cole Porter
Nel 1916 esordisce a Broadway con la commedia musicale See America First che fu un grosso fiasco e dovette chiudere dopo due settimene. Si trasferisce quindi a Parigi per comporre canzoni e dopo lo scoppio della Grande Guerra inizia a viaggiare per l'Europa, stringendo amicizia con alcuni dei maggiori intellettuali ed artisti dell'epoca. Nel 1918 Porter incontrò la ricca e affascinante Linda Lee Thomas che sposò l'anno successivo. Nonostante fosse un marito devoto e affezionato, condusse una vita bisessuale che lo portò ad avere relazioni omosessuali con il ballerino e poeta russo Boris Kochno , con l'architetto Ed Tauch (dedicatario di Easy to Love) e con il coreografo Nelson Barclift (che ispirò a Cole la canzone You'd Be So Nice To Come Home To).
Lo spettacolo è un classico esempio del "teatro nel teatro" alla base di molti musical. La storia è ispirata alla commedia shakespeariana La bisbetica domata e racconta la vicenda di una coppia di attori divorziati che si trovano riuniti a recitare sul palcoscenico. Per questo lavoro (che vincerà il Tony Award come miglior musical e Porter sarà premiato come migliore compositore) utilizza una grande varietà di stili musicali: dal madrigale rinascimentale alle più moderne tendenze jazz. Molti brani del musical sono diventati canzoni di successo come: Another Opening Another Show, So in Love, We Open in Venice, Tom, Dick or Harry, I've Come to Wive It Wealthily in Padua, Too Darn Hot, Always True to You in My Fashion e Brush Up Your Shakespeare.18 maggio 2010
Who’s Next
Nel primo brano, Baba O’Riley, Townshend utilizza per la prima volta il sintetizzatore per confezionare un omaggio al minimalismo di Terry Riley e al santone indiano Meher Baba. La ballata Behind Blue Eyes è caratterizzata da una struggente melodia ed è diventata uno dei più celebri brani degli Who. L’album si chiude con il lungo manifesto di rivolta Won't Get Fooled Again.16 maggio 2010
11 maggio 2010
Lo Zydeco
Lo Zydeco (dal francese les haricots) è una forma di musica folk, che si evolse durante la fine del 1800 per dar voce all'etnia meticcia di lingua francese Creola del Sud-Ovest della Louisiana. Durante i primi anni del XX° secolo questa musica profonda, altamente sincopata, dalle radici indigene, fu scoperta dagli etnomusicologi così come dalle etichette di registrazione. Di solito dai ritmi veloci, e dominata dalla fisarmonica e da una specie di lavatoio conosciuto col nome di rub-board o frottoir, la musica zydeco fu in origine pensata per le sale da ballo, per fare in modo che i neri e le persone libere di colore potessero riunirsi per socializzare. Allorquando i Creoli stabilirono le loro comunità di preghiera, la musica si spostò al centro della comunità cattolica ed in seguito alle sale da ballo rurali ed ai nightclub. Come risultato, lo Zydeco integrò valzer, danze shuffle, Passo a Due, blues, rock and roll, e molte danze musicali dell'epoca.
Oggi, la tradizione del cambiamento e dell'evoluzione in questo genere di musica continua, mantenendosi rilevante, integrando persino più generi come reggae, hip-hop, R&B, soul, ska, rock, afro-caraibica e altri stili che vanno aggiungendosi alle forme tradizionali.Gli inizi rurali dello zydeco e le condizioni economiche prevalenti durante la genesi di questo genere musicale, si riflettono sui titoli delle canzoni, sui testi e sul cantato depresso (blues).
La musica si presenta come sintesi della musica tradizionale Creola, con influenze dalla musica Cajun e dalla tradizione afro-americana inclusi R&B, blues, jazz, e gospel. Fu spesso definita solo come French music o come la-la. Il musicista Amédé Ardoin fece la prima registrazione di musica creola nel 1928. Questo tipo di musica servì da fondamenta per quel genere che verrà conosciuto più tardi col nome di zydeco.Fats Domino
La musica di Fats Domino si distaccava da quella dei maggiori roker considerata una minaccia dal pubblico adulto. La sua immagine era molto lontana dall’iconografia del rock and roll tutta sesso e ribellione. Il grasso, timido e riservato intrattenitore di New Orleans portò alle estreme conseguenze il vivace cajun boogie e il rilassato jump blues dei locali notturni della sua città. Con quello stile ibrido caratterizzato dalla sua voce in falsetto vendette sessantacinque milioni di dischi, risultando secondo soltanto a Presley.8 maggio 2010
Charles Ives
Charles Ives cominciò a comporre musica giovanissimo, sviluppando tecniche innovatrici che non potevano essere apprezzate dai suoi contemporanei condizionati da un clima musicale che faceva riferimento ai modelli ottocenteschi europei, soprattutto a quelli tedeschi. Il padre lo avviò allo studio del pianoforte, del violino, della cornetta e della composizione. Più tardi studiò l'organo e divenne dapprima organista nella chiesa battista, in seguito in una chiesa di Bloomfield (dal 1898 al 1900) e poi per due anni nella Central Presbyterian Church di New York.
Le sue intuizioni musicali forgiarono un personalissimo linguaggio che era del tutto estraneo alle contemporanee ricerche delle avanguardie europee. Una delle caratteristiche più originali era quella di utilizzare complessi materiali eterogenei, sia da fonti classiche (come la Quinta di Beethoven) che da inni religiosi, canzoni, marce, musiche di banda. Nel 1981 scrisse Variations on "America" (ispirata dall'inno nazionale britannico) che eseguì personalmente per la festa dell'indipendenza il 4 luglio. Nel 1908 fu la volta di The Unanswered Question per un insolito insieme formato da una troma, quattro flauti e quartetto d'archi. La Concord Sonata (1909-1915) per pianoforte è formata da 4 movimenti dedicati a Emerson, Thoreau e agli Alcott. Tra le altre composizioni ricordiamo le 4 sinfonie, la Holydays Symphony (1904-1913), Central Park in the Dark (1906), Three Places in New England (1911-14), il Quartetto n. 2 e circa 150 Songs per voce e pianoforte.4 maggio 2010
Venus in Furs
La musica è contraddistinta dalla sonorità più tipica della band, caratterizzata dalla viola elettrica di John Cale e della Ostrich guitar di Reed, una chitarra con tutte le corde accordate sulla stessa nota.Kill for peace
Kill, kill, kill for peace

Kill, kill, kill for peace
Near or middle or very far East
Far or near or very middle East.
“Ammazza, ammazza, ammazza per la pace: nel vicino o medio o molto estremo oriente, nell’estremo, vicino, o molto medio Oriente…” E continuava, scandendo sui cliché degli slogan politici e pubblicitari: “Se non li ammazzi tu li ammazzeranno los cubanos […] se non li ammazzi potrebbero sovvertire la Prussia, se non li ammazzi potrebbero amare la Russia […] ammazza, ammazza, sarà bellissimo, me l’ha promesso il mio capitano…” Kupferberg continuò ad aggiornare la canzone con nuove strofe, fino almeno alla fine degli anni ’80.
Purtroppo il suo “Kill for peace” ha continuato nel tempo a trovare nitide risonanze come nei recenti “bombardamenti umanitari” di fine millennio.
25 aprile 2010
solidarietà per Alfredo Gasponi

24 aprile 2010
Hoagy Carmichael

12 marzo 2010
Officina de L'Aquila
Il 3 giugno 1973 avviene la prima uscita ufficiale del gruppo con l’esecuzione di una loro personale versione della partitura aleatoria Solo di Sylvano Bussotti in un concerto dedicato alle musiche del compositore toscano. Il concerto ha luogo nell’auditorium del castello de L’Aquila e il gruppo si esibisce sotto il nome “I Filarmonici Abruzzesi” diretto da Gianluigi Gelmetti.
Ne fanno parte: Francesco Baldi, flauto; Massimo Paolucci, clarinetto; Gianluca Tarquinio, clarinetto; Giovanni Marulli, fagotto; Mario Scaglione, tromba; Sabatino Servilio, violino; Raffaello Angelini, violoncello; Antonio De Laurentiis, contrabbasso.
Il giorno dopo il gruppo, nella stessa formazione, si esibisce nuovamente nell’auditorium del castello per i saggi finali del conservatorio. In questa occasione viene eseguita una composizione di Raffaello Angelini dal titolo Improvvisazione per sette strumenti, diretta dall’autore, alla quale fa seguito una improvvisazione del gruppo intitolata Divertissement per otto.
L’anno seguente il gruppo si esibisce il 16 febbraio, sempre nell’auditorium del castello cinquecentesco, all’interno della “Prima Settimana Aquilana di Musica Moderna e Contemporanea”. Il programma del concerto, interamente eseguito dall’insieme musicale, comprende: For Four (&more) di Carlo de Incontrera; Wirbel di Enrico Correggia; una improvvisazione del gruppo; Solo di Sylvano Bussotti; Sinfonia 2 di Domenico Guaccero. Per l’occasione viene scelto il nome “Gruppo Sperimentale Casella” e gli esecutori sono: Francesco Baldi, flauto; Vincenzo Santucci, flauto e ottavino; Massimo Paolucci, clarinetto e percussione; Gianluca Tarquinio, clarinetto e percussione; Roberto Corradetti, fagotto; Giovanni Marulli, fagotto; Mario Scaglione, tromba; Domenico Chiarelli, trombone e percussione; Orazio Tuccella, corno; Sabatino Servilio, violino; Raffaello Angelini, violoncello; Antonio De Laurentiis, contrabbasso e chitarra elettrica; Elena Matteucci, percussione; Sergio Rendine, pianoforte; Gianluigi Gelmetti, direttore. Il concerto riscuote molto successo, tanto che il programma sarà replicato più volte, con qualche variazione, nei concerti che seguiranno. In particolare la Sinfonia 2 di Domenico Guaccero, una partitura aleatoria che consente l’inserimento di molti spunti personali da parte degli esecutori, diventerà uno dei brani più eseguiti dal complesso. Con questo concerto inizia ad occuparsi del gruppo non solo la stampa locale, ma anche quella nazionale come la rivista “Jazz” con un articolo di Dario Salvatori.
Nel 1975 il gruppo decide di chiamarsi “Officina de L’Aquila” e con questo nome si esibisce in due concerti a L’Aquila il 14 e il 20 marzo. La scelta del nome sta ad indicare il modo di operare dell’insieme musicale che si ispira alle “officine” artistiche del medioevo. Nel complesso strumentale, accanto al nucleo “storico”, si inseriranno diversi esecutori a seconda delle esigenze musicali legate alle composizioni scelte per i vari concerti. Viene però deciso che faranno parte del gruppo di improvvisazione solo i componenti che si sono dedicati a questa prassi esecutiva fin dagli esordi in quanto hanno sviluppato un linguaggio autonomo che non è possibile acquisire con le prove per un singolo concerto. Tra le varie esibizioni durante l’anno sono da ricordare quelle all’interno della rassegna “Musica/Realtà” a Reggio Emilia e al “Festival Nazionale de L’Unità” di Firenze. Nel settembre dello stesso anno il gruppo si esibisce ad Amalfi. Dopo questo concerto finisce la collaborazione con il maestro Gianluigi Gelmetti e il gruppo cambia il nome in “Nuova Officina de L’Aquila”.
Con questa nuova sigla il gruppo parteciperà a numerose manifestazioni in varie città d’Italia, tra le quali si segnalano i concerti al “Beat 72”, lo storico locale che è stato il centro propulsore dell’avanguardia romana.
L’ultima esibizione del gruppo è stata nell’aprile del 1978 ad Ancona all’interno della rassegna concertistica dell’”A.I.M.A.S.”.
6 marzo 2010
The Kinks
La metà degli anni Sessanta vede emergere in Inghilterra i primi complessi che fanno della durezza espressiva la loro bandiera. Il riff duro di You Really Got Me dei Kinks viene dai più considerato come l'anticipazione dell’hard -rock.British Invasion
Tutto iniziò con i Beatles che, sbarcati negli USA, fecero una storica apparizione all’Ed Sullivan Show nel Febbraio del 1964. Le classifiche americane vengono conquistate da dischi dei Fab Four e il loro successo funge da trampolino di lancio nel nuovo continenti per altri gruppi del beat e del rock inglese come: Rolling Stones, Kinks, Animals, Hollies, Searchers e Troggs.
Una seconda ondata segna la comparsa di gruppi che risentono delle innovazioni musicali di fine anni ’60: Who, Cream, Procol Harum, Yardbirds e Zombies ne sono i principali protagonisti.
La British Invasion ha costituito un clamoroso capovolgimento di flusso. La musica nata in America e che era diventata espressione dei giovani, divenuti a tutti gli effetti un nuovo soggetto sociale, era stata praticamente messa al bando negli Stati Uniti. La stessa musica, "emigrata" in Inghilterra, ritorna nel paese d'origine riveduta e corretta dalle nuove band inglesi.
Ecco un elenco di alcuni gruppi protagonisti della British Invasion:
Freddie & the Dreamers; Gerry & the Pacemakers; Herman's Hermits; Manfred Mann; New Yardbirds; Pink Floyd; Spencer Davies Group; The Animals; The Beatles; The Moody Blues; The Easybeats; The Dave Clark Five;The Dirty Mac; The Hollies; The Kinks; The Rokes; The Rockin' Vickers; The Rolling Stones; The Shadows; The Small Faces; The Tremeloes; The Move; The Warriors; The Who; The Zombies.
5 febbraio 2010
Il Tabarin
Il tabarin, che si può considerare il progenitore del night e delle balere, provoca una mutazione dei tanti locali che erano appartenuti al caffè concerto.
Anna Fougez, simbolo di seduzione, è la diva che segna il passaggio dal mondo del café-chantant verso il tabarin e il varietà cantando con voce roca Vipera (1919) e La violetera (1920).23 gennaio 2010
Leopoldo Fregoli
Leopoldo Fregoli nasce a Roma il 2 luglio 1867. Dopo le prime esperienze teatrali, concentra la sua attività su numeri funambolici di trasformismo, raggiungendo grande fama internazionale. Adatta varie forme di comunicazione a questo spettacolo di teatralità circense, anche la canzone che ha praticato soprattutto in versione dialettale. Sono da ricordare le sue apparizioni al Festival di San Giovanni dove vinse la prima edizione interpretando la canzone Le Streghe scritta da Nino Ilari e musicata da Alipio Calzelli.
La sua abilità nell’interpretare da solo una commedia con quindici personaggi ha fatto coniare il termine “fregolismo”, proprio per intendere la capacità di trasformarsi in pochi momenti. Ai suoi spettacoli contribuivano poche persone: un direttore d’orchestra, un regista, due macchinisti, due elettricisti, un meccanico, due trovarobe, una modista e una sarta. Ha furoreggiato dagli ultimi anni dell’Ottocento alla metà degli anni Venti esibendosi in più di 650 teatri di tutto il mondo.22 gennaio 2010
Il Caffè concerto
Il fenomeno nacque a Parigi nel XVIII secolo con il nome di Café-chantant (o Café-concert) grazie all’abolizione del monopolio dei teatri che permise, a partire dal 1791, l’apertura di numerose sale di spettacolo. Tuttavia solo la metà del XIX secolo vide il nuovo fenomeno diffondersi anche nelle città di provincia e all'estero. A differenza dei Tabarin, molto simili, non vi si praticava il ballo da parte degli spettatori.I Café-chantant segnarono l’emergere di una cultura popolare che diede vita alla tradizione della canzone francese, ma anche del music-hall e del cinema.
In Italia questo nuovo spettacolo approdò a Napoli dove, nel 1890, fu inaugurato il Caffè Margherita. Seguono l’Eden a Bologna, l’Alhambra e le Folies-Bergères a Firenze, il Diana a Milano, il Maffei a Torino , l’Olympia e il Margherita a Roma.11 gennaio 2010
Screamin' Jay Hawkins
Il grande successo di I Put A Spell On You è dovuto anche alle sue stravaganti esibizioni accompagnate da elementi macabri, come bare e teschi, oppure fatte in palese stato di ubriachezza.