
Ho assistito
all’esecuzione di
Lament, l’ultimo lavoro degli
Einstürzende Neubauten.
Si
tratta di un’opera sul primo conflitto mondiale del quale quest’anno ricorre il
centenario. Il lavoro non vuole essere né un concerto, né un musical, ma di una
“composizione per palcoscenico” che potrà essere eseguita anche da altri gruppi
che non siano i “nuovi edifici che crollano” (traduzione italiana del nome
della storica band berlinese).
Blixa Bargeld e compagni si sono esibiti insieme
a un quartetto d’archi, suonando oggetti che utilizzati nel periodo preso in
considerazione, come due stampelle “elettrificate” che scandivano i passi
producendo differenti sonorità. Purtroppo le stampelle sono state beffardamente
malauguranti in quanto Blixa, in una pausa tra due parti e con le luci spente,
è caduto dal palco durante il concerto. Trasportato a braccia su una sedia al
centro del palco, ha voluto finire la sua esibizione per poi uscire su una sedia
a rotelle e portato in ospedale per accertamenti.
Lament è stato
commissionato in Belgio e la prima è stata realizzata a Diksmuide, l’8 novembre
scorso. In quella zona si è combattuta la
battaglia dell’Yser nei primi mesi del
conflitto, quando la Germania invase le Fiandre per potersi dirigere verso il
canale della Manica.
Il lavoro è
composto da quattordici brani e diviso in tre parti:
- I -
Kriegsmaschinerie
Hymnen
The Willy -
Nicky Telegrams
In De
Loopgraaf
Der 1.
Weltkrieg (Percussion Version)
On Patrol In
No Man's Land
Achterland
Armenia 3
Lament
How Did I Die?
- II -
Sag Mir Wo Die
Blumen Sind
Let’s Do It A
Dada
All Of No Man’s
Land Is Ours
- III -
Ich Gehe Jetzt

Gli Einstürzende
Neubauten hanno utilizzato materiali audio originali trovati presso gli archivi
sonori della Humboldt University di Berlino, quelli del Deutsches
Rundfunkarchiv di Francoforte e al Militärhistorische Museum der Bundeswehr di
Dresda. In Lament si possono quindi ascoltare le registrazioni di prigionieri
di guerra e rumori di oggetti dell’epoca insieme a un mottetto del compositore
Jacob Clemens non Papa che visse proprio a Diksmuide, dove è sepolto.
Anche i testi
sono stati raccolti da diverse fonti: dai telegrammi tra il kaiser Gugliemo II
e lo zar Nicola II all’inno antibellico Sag mir wo die Blumen sind cantato da Marlene
Dietricht e ai testi ironici di Joseph Paul che descrisse la prima guerra
mondiale come un music hall composto da rumori di animali. Blixa Bargeld non ha
mancato di omaggiare i futuristi italiani, in particolare Marinetti e Russolo del
quale gli Einstürzende Neubauten si possono considerare i diretti eredi
musicali.